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| Riceviamo il seguente comunicato a firma del "Comitato di Consorziati Indipendenti" e promosso dall'Ing.Fabbi rivolto ai Consorziati che, per dovere di trasparenza pubblichiamo.
Come associazione auspichiamo quanto prima maggiori dettagli per comprendere l'iter progettuale che ha condotto alle conclusioni espresse, al fine di poter formulare un giudizio ed una posizione.
Sulla base del solo comunicato, esporremo di seguito alcune considerazioni di massima, quale nostro spunto di riflessione.
"Chiediamo la cortese collaborazione dei siti di informazione per divulgare una nuova iniziativa volta a correggere un evidente squilibrio nelle spese consortili così come le stesse vengono oggi computate e attribuite.
Ciò è consentito da recenti sentenze di Cassazione sull’argomento specifico.
Per essere più precisi, mentre le opere di manutenzione, in quanto contrattuali, devono essere pagate secondo i carati posseduti, i servizi forniti dal Consorzio (guardiania e amministrazione) hanno caratteristiche tali da poter essere ripartite pro-capite, come è più giusto che sia. Abbiamo in corso una distribuzione door-to-door di lettere informative personalizzate per mostrare al singolo consorziato quale sarà il nuovo importo annuale della bolletta consortile se la proposta verrà accolta dalla maggioranza in un’assemblea mirata allo scopo.
Chi desidera conoscere subito il nuovo importo che pagherà (per distribuire tutte le informative ci vorrà un po’ di tempo) può inviare una email all’indirizzo [email protected] specificando il numero del suo lotto di terreno. Gli risponderemo.
Grazie,
Comitato di Consorziati Indipendenti – Carati Equilibrati"
Come accennato non siamo in possesso del fondamentale "pensiero ispiratore" di questo progetto ma dal comunicato sembra evincersi una strategia mirata ad un cambiamento radicale, già caldeggiato da alcuni consorziati in merito alle regole sulle elezioni del CdA.
La bellissima eterogeneità sociale ed immobiliare che abbiamo nel Consorzio, secondo noi un patrimonio culturale, poiché potenzialmente non legata ad una sola classe sociale ed economica, potrebbe essere sensibilmente scossa da questo proposito, più congeniale ad un'associazione esclusiva che ad un consorzio di proprietari.
Se da un lato è condivisibile l'idea di una imprecisa suddivisione delle carature, dovremmo riflettere su alcuni punti:
a) I Consorziati, all'atto dell'acquisto si sono assunti oneri ed onori, consapevoli che ad una maggiore estensione dei millesimi, sarebbero corrisposte maggiori quote consortili. Il fatto che la crisi abbia fatto breccia nelle nostre roccaforti, potrebbe non giustificare un maggiore carico su chi ha consapevolmente assunto oneri (e valori immobiliari) inferiori;
b) Alcune isol...Read the whole post...
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