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| “Complimenti, è stata una bellissima esperienza!”
Questa la frase che ci siamo maggiormente sentiti dire dai partecipanti al Garage Sale al termine della giornata di sabato 24 maggio.
L’Olgiata è da sempre tacciata di ospitare residenti restii alla partecipazione ad iniziative comuni e piuttosto disinteressati alla vita consortile: con il primo Garage Sale, pioneristicamente varato dalla Pro Olgiata con la sapiente regia di Fulvia Midulla, crediamo di aver dimostrato come il Consorziato non sia poi così “orso” ma bensì maggiormente interessato a tutte quelle attività che siano compatibili con la scelta di vita fatta venendo ad abitare in un contesto come il nostro. Niente problemi, “beghe” politico-legali e discussioni che già troppo spesso sono affrontate nell’ambito professionale e lavorativo. Il desiderio di puro e spensierato svago si traduce spesso nell’implicito desiderio di non vedersi associati ad una corrente piuttosto che ad un’altra, restando indipendenti a costo di lasciare le questioni comuni chiuse fuori dal cancello della propria abitazione.
Il successo del Garage Sale e l’aver scoperto che nell’ultimo anno si sono formate almeno tre associazioni culturali tra consorziati (che non desiderano pubblicizzarsi sui canali ormai consolidati di informazione locale) , ci ha fatto scoprire un modello di residente vivace, attivo, propositivo ed incline ad accogliere ogni iniziativa sociale e consolidante i rapporti interpersonali tra “vicini di casa” in pari misura di quanto aborrisca tutte quelle forme associative che hanno reso il consorzio un territorio di fazioni e correnti.
Le circa trenta abitazioni che hanno partecipato all’iniziativa (un vero record per l’Olgiata) testimoniano questo andamento, visto che la maggior parte di loro non si interessa direttamente delle questioni consortili.
Da un giro esplorativo fatto da una rappresentanza della Pro Olgiata, accompagnati dal presidente Cristiano Barbarossa e dal direttore de La Quercia Sandro Marucci, abbiamo rilevato una variegata tipologia di “sales”: dai classici oggetti proposti per fare spazio in cantine, garage e soffitte a veri e propri pezzi di valore sentimentale o antiquario: tutti hanno destato l’interesse dei visitatori ed in molti casi si è giunti all’acquisto. A prescindere l'esito degli scambi, per tutti ciò che ha contato maggiormente è stato lo spirito che ha animato l'iniziativa ed il modo simpatico per occupare un sabato finalmente primaverile.
Ovviamente, la prima esperienza è servita per comprendere al meglio alcuni dettagli da migliorare, come l’orientamento con una segnaletica ancora più dettagliata.
Alcuni espositori hanno suggerito di fare in futuro maggiore pubblicità, ma ciò comporterebbe un volume di visitatori tale da compromettere il senso di “baratto” interno tra consorziati, evocando normat...Read the whole post...
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